Uguaglianza, Imparzialità, Partecipazione, sono solo alcuni dei principi fondamentali su cui si basa la nostra Carta dei Servizi
La Carta dei Servizi è un patto di collaborazione tra il sodalizio sportivo ed i propri portatori di interesse (tesserati, famiglie, amministrazioni pubbliche, enti sportivi e tutti i cittadini).
Il documento garantisce l’esercizio al diritto di cittadinanza attraverso la tutela di tutti i tesserati, ed in modo particolare di quelle fasce della popolazione che, per motivi diversi, sono svantaggiate. Più specificatamente questo documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei Tesserati, specie se minori d’età.
In linea con le ultime direttive federali è istituito il Safeguarding office del sodalizio al fine di tutelare le atlete e gli atleti, prevenire e combattere ogni forma di abuso. Il Responsabile del Safeguarding office è una figura indipendente dall’organismo direttivo.
Lo sport, come ogni attività umana, può contribuire al rafforzamento del nostro carattere, all’amicizia e al rispetto dell’altro.
L’agonismo che ci stimola a migliorare il nostro fisico e a rafforzare la nostra personalità presuppone sempre una relazione tra esseri umani. Ogni atleta dovrebbe essere consapevole che nella competizione c’è sempre la presenza dell’altro che lo spinge a migliorare, e per questo motivo dovrebbe agire con correttezza nei suoi confronti e rispettare la sua dignità. L’agonismo non divide gli uomini ma il confronto li unisce nel medesimo percorso sportivo. Un atleta a qualsiasi livello è veramente grande quando riconosce il suo limite ed è sempre disponibile a riconoscere il valore dei suoi avversari. Anche gli spettatori dovrebbero venire educati a tifare in modo positivo e mai contro gli avversari della propria squadra. Applaudire la propria squadra e quella avversaria anche nella sconfitta, riconoscendo il limite umano degli atleti, è un indice della maturità sportiva.